Esistono numerose tecniche di doma dolce (naturale), ognuna con nomi specifici.

Tuttavia il meccanismo alla base è sempre lo stesso: cercare di creare un rapporto di dominanza riconosciuta dal cavallo, come avviene in natura col capobranco.

Ad inizio doma si procede a lasciare il cavallo libero in un tondino del diametro di circa 15 metri (il tondino altro non è che un recinto tondeggiante all’aperto).

Tuttora che il cavallo si è ambientato, è il momento di farci riconoscere come una sorta di capobranco.

Poiché la posizione centrale in un branco è quella tenuta dallo stallone dominante, il domatore entra deciso e si posiziona fermo al centro del tondino.

Il cavallo è probabile che inizi a giare intorno all’uomo alla massima distanza possibile, poiché non può fuggire.

L’uomo incentiva questo comportamento aprendo le braccia per stimolare il cavallo.

Si cercherà poi, spostandosi leggermente, di far girare il cavallo in un senso e poi nell’altro.

Dopo diversi minuti questa attività, è venuto il momento di far capire al cavallo che non siamo un pericolo o un predatore.

Ci si fermerà sempre al centro del tondino e si starà fermi con piglio deciso.

Si lascerà che il cavallo tenti un avvicinamento progressivo, rispettando i suoi tempi, in modo da capire che di noi non deve avere paura, che non siamo un pericolo.

Quanto illustrato è solo la prima fase della doma dolce, ma è qui che si cerca di instaurare quella fondamentale relazione di gregarietà che porta il cavallo a seguire naturalmente le indicazioni dell’uomo.

Vantaggi della Doma Dolce

I risultati in termini di obbedienza sono grosso modo i medesimi sia in caso di doma tradizionale sia in caso di doma dolce.

Il vantaggio della doma dolce è che il cavallo viene meno traumatizzato dalla procedura.

Con la doma dolce si arriva attraverso un progressivo percorso a portare il cavallo ad obbedire all’uomo, non viene semplicemente fiaccata la sua volontà senza alternative.

Il risultato della doma dolce sono cavalli che hanno una maggior fiducia nell’uomo e una maggiore curiosità verso ciò che non conoscono.

Senza trascurare la cosa più importante: il cavallo domato in maniera dolce subisce uno stress notevolmente inferiore a quello della doma tradizionale, a tutto vantaggio del suo benessere psicofisico.

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